Da lunedì 4 maggio 2020 inizia la fase 2 dell’emergenza da nuovo Corona Virus 2019 in Italia.
Con questa fase comincia quella più delicata, dove non bisogna abbassare la guardia, bisogna continuare a vigilare affinché non vi sia una recidiva immediata, per cui è importante continuare a seguire le regole di contenimento, di distanziamento sociale, seguire le prassi igieniche e le indicazioni delle autorità.
Per chi può è importante continuare a stare a casa ed uscire solo per ciò che è necessario e improcrastinabile.
Spostamenti
Agli quelli già consentiti dai precedenti DPCM (esigenze lavorative, necessità urgenti, motivi di salute) vengono consentiti gli spostamenti per incontrare congiunti, a condizione che vengano in ogni caso rispettate le norme di distanza interpersonale, il divieto di assembramento e l’impiego delle mascherine.
Viene consentito inoltre lo spostamento all’interno della regione, ma viene confermato l’assoluto divieto di mobilità dal proprio domicilio per coloro che siano in quarantena e per chi presenti sintomi da infezione respiratoria.
E’ inoltre data facoltà agli enti locali di provvedere alla riapertura di giardini pubblici, ma rimangono chiuse le aree gioco per bambini. E’ nuovamente consentita l’attività motoria e sportiva all’aperto, nel rispetto della distanza interpersonale di due metri.
Restano sospese le funzioni religiose, mentre dal 4 maggio sono permessi i funerali, limitati alla sola presenza dei familiari del defunto e per un massimo di 15 persone.
Attività produttive
Restano sospese le attività produttive, ad eccezione di quelle dettagliate all’allegato 3, tra le quali quelle dell’area edilizia e i cantieri, ma viene precisato che le attività che restano ancora sospese possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o smart working.
Restano sospese le attività di bar e ristorazione. Consentite le consegne a domicilio con la novità della possibilità di vendita da asporto, a condizione che siano rispettate le regole di igiene e distanziamento. Restano fermi barbieri, parrucchieri ed estetisti.
Visite mediche
La maggior parte delle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate col Servizio Sanitario Nazionale non hanno ancora riavviato le attività ordinarie di assistenza ambulatoriale.
Informativi se e come nella fase due le vostre Strutture Sanitarie di Riferimento riavvieranno le attività nella fase 2.
Ricordiamo poi di cercare di continuare ad andare in ospedale e ambulatori o altri centri di cura solo per esigenze indifferibili, meno si va nelle strutture sanitarie per ciò che è procrastinabile, più è possibile contenere la diffusione del virus.